In Finlandia se ne contano più delle auto in circolazione, quasi tre milioni, abbastanza per soddisfare le esigenze di ogni finlandese contemporaneamente. Chi la usa come cura, chi come momento di relax e pulizia mentale: tutti (il 99%) si fanno un bagno di caldo e vapore almeno una volta a settimana: sfruttando il caldo si depura il corpo dalle tossine, si rilassano i muscoli, si stimola il sistema immunitario e la circolazione.
Il rito si compie un po’ ovunque, nel palazzo del Parlamento, nelle case private, in ufficio, tra i boschi, persino nel fast food. La sua prima in store sauna, Burger King l’ha aperta proprio a Helsinki. E dove sennò. Nella capitale in marzo si celebra il Sauna day e un’intera regione, quella centrale, è stata proclamata Sauna Region of the World. Insomma, a casa di Babbo Natale, il rito del calore è uno stile di vita, fin da bambini. Un tempo in sauna si partoriva e si lavavano le salme prima del funerale, si essiccavano salsicce e carne di renna. Oggi non si appendono più le bistecche, ma nella sauna s’indugia – rigorosamente nudi – seduti in cerchio, riscaldati dal calore del legno che brucia. Un ramo di betulla per stimolare la circolazione e si socializza con i vicini, ci s’innamora, si fanno business, pilates e yoga.
Se la Finlandia insegna, il mondo impara. I seguaci di sudore e vapore sono sempre di più nel mondo e in Italia, una liturgia quasi. Come la cerimonia del tè in Giappone, richiede passaggi precisi e una rigorosa etichetta: si rimane in silenzio, si versano acqua e ghiaccio sulle pietre calde, gli oli essenziali devo essere puri e si fanno delle pause di una quindicina di minuti tra una sessione e l’altra. Le sessioni non devono essere più di tre in una giornata.
La Finnish Sauna Society suggerisce di fare così
- Ci si spoglia e s’indossa un asciugamano in vita
- Si fa una doccia per rimuovere le impurità
- Si entra in sauna: la temperatura ideale è tra gli 80-90°C
- Si umidifica l’ambiente gettando acqua sulle pietre calde
- Si esce per una doccia fredda e ci si idrata a base di acqua o tisane
- Si fa una pausa di una quindicina di minuti
- Ci si concede un secondo giro in sauna con una temperatura più bassa
- Si esce di nuovo, ci si rinfresca con una doccia o una nuotata
- Una volta rivestiti tisana e snack, poi si aspetta che il corpo sia pronto per tornare alla temperatura esterna
Alle Terme di Monticelli
All’interno dell’Area Benessere con piscine termali di oltre 4000 metri quadrati, c’è la zona dei bagni di calore e di vapore utili per purificare l’organismo e rinvigorire il corpo, offrendo un rilassamento profondo e rigenerante che amplifica gli effetti delle piscine termali.
In particolare, nella piscina Matisse, regno dell’idromassaggio, c’è una zona dedicata ai bagni di calore e vapore con sauna e tepidarium alle essenze naturali. La combinazione di acqua e calore rilassa i muscoli, allevia i dolori alla schiena, migliora la qualità del sonno, ma soprattutto, da secoli, si purificano il corpo e la mente.
Nel mondo
Saune da rito o di design: Löyly a Helsinki è una grande sauna pubblica affacciata sul mare e progettata in legno di pino dallo studio finlandese Avanto Architects secondo i criteri della sostenibilità (loylyhelsinki.fi). Progettata dall’architetto David Fjågesund sul lago Bandak in Norvegia, Soria Moria (visitnorway.it) è a metà tra una sauna e un’installazione artistica. La struttura in legno ricorda le silhouette delle montagne, poggia su palafitte e si raggiunge camminando su una passerella in mezzo alla natura.
La Sauna Gondola, invece, nella stazione sciistica di Ylläs in Lapponia è una cabina della funivia tutta in legno che emana caldo e vapore in movimento (yllas.fi). All’insegna dell’upcycling, c’è Frihamnen, sull’isola di Hisingen a Göteborg, area nuova e riqualificata della città. Particolarità? 12.000 bottiglie di vetro formano una parete, mentre la facciata è coperta da ferro ondulato riciclato (goteborg.com/en/the-sauna-in-frihamnen).